COMUNICATO SULL’INDENNIZZO DA TRASFUSIONE INFETTA
Nell’ultimo anno sono sempre più numerose le persone che, accortesi di avere contratto la epatite “C” a causa di precedenti trasfusioni da sangue infetto, si rivolgono alla nostra Associazione per chiedere aiuto e per essere indirizzate nei meandri della burocrazia per poter ottenere il giusto indennizzo da parte dello Stato. (materia disciplinata dalla Legge N°210/92).
La tradizionale attività solidale svolta dall’AITF provinciale di Caserta, evidentemente, – grazie anche alla accresciuta visibilità ottenuta nella gestione delle prenotazioni dell’esame di elastometria epatica mediante apparecchio Fibroscan che, come è noto, viene praticato presso il SATTE (Servizio Assistenza Trapiantati Trapiantandi Epatici) presso la locale A.O. Sant’Anna e San Sebastiano – ha valicato abbondantemente i confini della regione, dal momento che variegate sono le realtà territoriali da cui provengono tali richieste.
Tutto questo, ovviamente, se da un lato ci riempie di orgoglio, perché andare incontro alle esigenze degli ammalati costituisce l’anima della nostra missione, dall’altro, ci pone di fronte a questa nuova emergenza che, inevitabilmente, ci induce a ricercare il sistema migliore per poterla fronteggiare.
Dopo una prima valutazione della vicenda, “riferisce il Dott. Franco Martino, presidente del Sodalizio,” è stato incaricato il nostro ufficio legale affinché si offra la migliore assistenza possibile a queste “sfortunate” persone. Poi, di concerto con quest’ultimo, ci si è subito attivati ed è stato preso contatto con il responsabile del Coordinamento Generale di Medicina Legale dell’ASL di Caserta, Dott. Eduardo Giordano, il quale, evidenziando una squisita quanto apprezzabile sensibilità – che non sempre si riscontra nella nostra realtà territoriale – si è subito reso disponibile a venire incontro alle esigenze prospettategli. Egli, infatti, in maniera pratica e concreta, ha incaricato il suo funzionario addetto all’accoglimento di tali pratiche, tale Dott.ssa Di Guida, di organizzare un appuntamento con l’Avvocato dell’AITF, affinché si possa procedere sinergicamente ad una corretta e spedita valutazione delle pratiche sotto l’aspetto medico/legale dei soggetti interessati prima della dovuta trasmissione al competente Ministero . (Incontro, peraltro, già avvenuto e rivelatosi molto costruttivo).
Va anche detto che la speditezza con cui si riuscirà ad agire è di vitale importanza in questo particolare momento in cui, a seguito di numerose pressioni operate dalle associazioni
degli epatopatici, è stato dato il via, da parte del MEF, all’erogazione di ulteriori 100 milioni di Euro per i risarcimenti dei danni provocati da emotrasfusione infetta.
L’aspetto che più mi preme sottolineare in questa vicenda, continua Martino, è il dover constatare, ancora una volta, quanto di buono si può fare a favore della collettività quando si incontrano le persone giuste e quando, per l’appunto, c’è dialogo e sintonia d’intenti fra i soggetti del volontariato e i rappresentanti delle istituzioni. Questo, probabilmente, dovrebbe far meglio riflettere coloro che hanno responsabilità di comando nella nostra sanità!
Ufficio stampa e comunicazione AITF