INTERVENTO SULLA RIFORMA DEL 3° SETTORE

CONVEGNO SUL TEMA: “LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE E IL FUTURO DEI CSV: A CHE PUNTO SIAMO?”

Rapporter: Dott.Franco Martino, ESECUTIVO NAZIONALE A.I.T.F.

23 OTTOBRE 2015- SECONDA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI- AULARIO, S.MARIA C.V.

DOPO AVER ASCOLTATO LA BRILLANTE RELAZIONE DEL PROF. FICI, IL NOSTRO GRUPPO DI LAVORO HA IL COMPITO DI  FARE UN PARTICOLARE APPROFONDIMENTO SUL PRIMO PUNTO DEL CONVEGNO: “FRUIZIONE DEI SERVIZI DEI CSV: MODALITA’ DI ACCESSO E GARANZIE PER LE ODV.

NONOSTANTE IL TEMPO A DISPOSIZIONE NON SIA MOLTO, PRIMA DI ENTRARE NELLA  DISCUSSIONE ODIERNA, CREDO SIA OPPORTUNO, OLTRE CHE DOVEROSO, SPENDERE POCHI MINUTI PER UNA BREVE INTRODUZIONE  DELL’ARGOMENTO OGGETTO DELL’INIZIATIVA ODIERNA,  ED INIZIARE A DARE, INTANTO, UNA RISPOSTA ALLA DOMANDA PRINCIPE  CHE, RITENGO, SORGA SPONTANEA IN CIASCUNO DEI PRESENTI: QUALE E’ IL REALE MOTIVO DI QUESTO CONVEGNO?

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VEDIAMO ALLORA DI CAPIRE DA QUALE EFFETTIVA NECESSITA’ ESSO SCATURISCA. QUANDO, NEL MAGGIO 2014, IL NEO ELETTO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MATTEO RENZI LANCIO’ LA CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLA RIFORMA DEL 3° SETTORE, FURONO IN MOLTI AD APPREZZARE IL PROVVEDIMENTO: L’ATTENZIONE RIVOLTA AL 3° SETTORE DA UN GOVERNO APPENA INSEDIATO, L’INTENZIONE DI, COME DIRE, “METTERE ORDINE” IN UN SETTORE COSI’ VARIEGATO, CON IL MANIFESTATO INTENTO DI  VALORIZZARE LE REALTA’ DI VOLONTARIATO PURO, NONCHE’ DI OFFRIRE LA POSSIBILITA’ DI INTERLOQUIRE  CON LE ISTITUZIONI IN UN’OTTICA COSTRUTTIVA, FURONO ACCOLTE CON FAVORE, DIREI QUASI CON ENFASI, DALLE VARIE REALTA’ DELL’ASSOCIAZIONISMO SOLIDALE, CHE PARTECIPARONO IN MASSA A MOMENTI DI CONFRONTO PUBBLICO E ANCHE PRIVATO SULLA BOZZA DI LEGGE LICENZIATA DAL GOVERNO.

PURTROPPO, PERO’, SI E’ DOVUTO SUBITO CONSTATARE CHE  LE CENTINAIA DI EMENDAMENTI, (430) PER L’ESATTEZZA, PASSATI ALLA CAMERA, E  ADDIRITTURA I CIRCA SETTECENTO PRONTI PER IL PASSAGGIO AL SENATO, FANNO SI CHE CI SI E’ ALLONTANATI MOLTO DAGLI AUSPICI INIZIALI.

VA ANCHE SUBITO DETTO, PER AMORE DI VERITA’, CHE IL DISEGNO DI LEGGE IN QUESTIONE CONTIENE PURE DELLE NOVITA’ CONSIDEREVOLMENTE POSITIVE, QUALI: IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE E LA STABILIZZAZIONE DEL 5 PER MILLE; TUTTAVIA, SI TEME  CHE IN ASSENZA DI OPPORTUNE CORREZIONI DA APPORTARE NEL PASSAGGIO AL SENATO, ESSO POSSA TRAMUTARSI IN UN VERO E PROPRIO BOOMERANG CONTRO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO CHE, NON VA SOTTACIUTO, ALL’INTERNO DEL TERZO SETTORE COSTITUISCONO LA REALTA’ CHE PIU’ RAPPRESENTA LO SPIRITO DI GRATUITA’ E DEL DONO DI SE.

IN PARTICOLARE SEMBRA CHE CORRA SERI RISCHI L’ART. 15 DELLA LEGGE N° 266/91, OSSIA LA LEGGE CHE HA ISTITUITO LA NASCITA DEI CENTRI SERVIZI DI VOLONTARIATO, SEGUITA, POI,DAL CONSEGUENTE DECRETO MINISTERIARE DI ATTUAZIONE DELL’8 OTTOBRE 1997. BENE SU QUESTO ASPETTO DEVO NECESSARIAMENTE SOFFERMARMI UN PO DI PIU’, PROPRIO ALLO SCOPO DI TRASMETTERVI, SPERO CON LA MASSIMA CHIAREZZA, CHE COSA STIAMO EFFETTIVAMENTE TRATTANDO, CIOE’ QUALE E’ IL REALE RISCHIO CHE IL VOLONTARIATO PURO STA’ CORRENDO IN QUESTO PARTICOLARE MOMENTO STORICO.

EBBENE,  MENTRE  LA CITATA LEGGE 266/91 (TUTTORA VIGENTE) SPECIFICA CHE: I CSV SONO GESTITI DALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO, IL PUNTO “e) DELL’ART. 5 DEL DDL POSTO ALL’APPROVAZIONE DEL SENATO”, PREVEDE  CHE GLI STESSI SIANO PROMOSSI DA ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO” L’UTILIZZO DI QUESTI DUE VERBI, ASCOLTATI DA SOGGETTI DISATTENTI, POTREBBERO  CAUSARE UNA CERTA INDIFFERENZA O, TUTTALPIU’, UN QUALCOSA DI POCO CONTO.

IN REALTA’ NON E’ COSI’! L’UTILIZZO DEL TERMINE “PROMOSSI” AL POSTO DI  “GESTITI”, COME POTETE BEN COMPRENDERE, RACCHIUDE UNA GRANDISSIMA DIFFERENZA. IN SOSTANZA, SE PASSASSE AL SENATO QUESTO TIPO DI IMPOSTAZIONE, VERREBBE VANIFICATO UNO DEI PRINCIPI BASILARI  DELL’ESPERIENZA DEI CSV.

E LE STESSE ODV VERREBBERO RELEGATE AD UNA GENERICA FUNZIONE DI PROMOZIONE DEI CSV. IN PAROLE POVERE, CI SENTIREMMO UN PO COME DEI VERI E PROPRI ESTRANEI IN QUELLA CHE, SINO AD OGGI, ABBIAMO CONSIDERATO UNA SORTA DI CASA NOSTRA! OLTRE A QUESTO, QUALE ALTRO IMPORTANTE ASPETTO  CHE RIGUARDA, ANCHE STRATEGICAMENTE SE VOLETE, IL MONDO DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E’ MESSO IN PERICOLO:  I PREFATI CENTRI DI SERVIZIO NEL VEDERE  MESSA IN DISCUSSIONE LA PROPRIA GOVERNANCE, OGGI AFFIDATA  PREVALENTEMENTE ALLE  ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO, FINIREBBERO PER PRODURRE UN EFFETTO NEGATIVO A CARICO DI QUESTE ULTIME CHE PERDEREBBERO LA POSSIBILITA’ DI RICEVERE SERVIZI IN VIA ESCLUSIVA, IN QUANTO I CSV DIVENTEREBBERO UNA SORTA DI “CENTRI DI SERVIZIO PER L’INTERO TERZO SETTORE”, CHE SAREBBERO TENUTI, A PARITA’ DI FINANZIAMENTI, A FORNIRE SERVIZI A TUTTE LE REALTA’ NON PROFIT PRESENTI IN ITALIA, CHE SECONDO GLI ULTIMI DATI ISTAT SAREBBERO 301.191, MENTRE LE ODV ISCRITTE E NON ISCRITTE AI REGISTRI IN ITALIA, SONO CIRCA 50.000.

CAPIRETE CHE A QUESTE CONDIZIONI NE DERIVEREBBE UN RAPPORTO TRA FONDI DISPONIBILI ED ENTI BENEFICIARI DI VALORE CONSIDEREVOLMENTE RIDIMENSIONATO MA, SOPRATTUTTO, VERREBBE COLLOCATA IN SECONDO PIANO LA FINALITA’ ORIGINARIA DEI CSV CHE TROVA ORIGINE, SENSO, FORZA E PROSPETTIVA SE ANCORATA STRETTAMENTE AL MOVIMENTO DEL VOLONTARIATO ITALIANO DI CUI SONO, AL CONTEMPO, ESPRESSIONE E STRUMENTO OPERATIVO. (IN SOSTANZA, SEMPLIFICANDO AL MASSIMO, SI VUOLE AMPLIARE LA PLATEA DELLE ASSOCIAZIONI CUI I CSV EROGANO I SERVIZI, SENZA AUMENTARE I FONDI OCCORRENTI A FARE QUESTO) TUTTO CIO’ COMPORTEREBBE UNA  PESANTE PENALIZZAZIONE DELLE ODV IN QUANTO, COME GIA’ DETTO, NON POTREBBERO PIU’ RICEVERE I SERVIZI CON LO STANDARD  QUALITATIVO OTTENUTO SINO AD ADESSO.

IN TALE QUADRO, A MIO AVVISO, VERREBBE A RIDIMENSIONARSI, SE NON ADDIRITTURA A DEQUALIFICARSI, ANCHE LA CONSIDEREVOLE PROFESSIONALITA’ POSSEDUTA DAL PERSONALE DEL  “QUADRO PERMANENTE” DEI CSV, OSSIA LA FIGURA DEL DIRETTORE E DELLE STESSE REFERENTI D’ARIA  CHE NON SAREBBERO PIU’ MESSE NELLE CONDIZIONI DI ESPRIMERE AL MEGLIO LA PROPRIA, POTENZIALE, CAPACITA’; CON IL CONSEGUENTE SVILIMENTO DI RISORSE UMANE RIVELATISI A TUTT’OGGI VERAMENTE INDISPENSABILI PER LA FORMAZIONE, LA GUIDA, IL SOSTENTAMENTO E ADDIRITTURA PER LA STESSA SOPRAVVIVENZA DI TALUNE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO.

A MIO AVVISO, IL PROBLEMA DI FONDO PRESENTE NEL VARIEGATO 3° SETTORE E’ CHE ESISTE UNA LEGGE CHE TUTELA LE COOPERATIVE, ESISTE UNA LEGGE CHE TUTELA LE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE, QUINDI DEVE CONTINUARE AD ESISTERE UNA LEGGE CHE TUTELI ANCHE LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO! SOLTANTO COSI’ SI RAGGIUNGEREBBE IL GIUSTO EQUILIBRIO.

EBBENE, COLLEGHI VOLONTARI, LE CONSIDERAZIONI INNANZI DETTE OLTRE A SCATURIRE DA UN MIO ATTENTO STUDIO DEL DDL DI CHE TRATTASI, NASCONO ANCHE DALLA CONSAPEVOLEZZA  ACQUISITA NEL CORSO DEGLI ULTIMI ANNI, IN CUI ALCUNI CSV HANNO GIA’ INIZIATO AD EROGARE SERVIZI AD ALTRI ENTI DEL 3° SETTORE E CIO’ HA REGISTRATO, IN PIU’ OCCASIONI, REALI ED INADEGUATI LIMITI NELLE POSSIBILITA’ OPERATIVE.

TALI LIMITI ALL’AGIRE SONO DERIVATI DALLE DISPOSIZIONI NORMATIVE IN MATERIA O, COMUNQUE, DALLA LORO INTERPRETAZIONE DA PARTE DEGLI ORGANI DI CONTROLLO (COMITATO DI GESTIONE/REVISORI DEI CONTI) SPESSO SI E’ ARRIVATI ADDIRITTURA A CONSIDERARE NON LEGITTIMO L’OPERATO DEI CSV VOLTO A PROMUOVERE IL VOLONTARIATO IN UN ORIZZONTE PIU’ AMPIO DELLE ODV RISPETTO ALLA DEFINIZIONE DELL’ART.3 DELLA LEGGE 266/91.

VEDETE, NON SI TRATTA DI VOLER CONSERVARE A TUTTI I COSTI L’ESISTENTE CHE, ANZI, DEVE ESSERE ACCOMPAGNATO AD EVOLUZIONE, E’ INDISPENSABILE PERO’ CHE  VENGANO TUTELATI I REQUISITI IDENTITARI DEI CSV. OCCORRE RICONOSCERE NEL VOLONTARIATO IL CUORE VALORIALE E GENERATIVO DELLA SOLIDARIETA’ CHE SI INTENDE PROMUOVERE, E ANCHE PER TALE RAGIONE VA AD ESSO RICONOSCIUTA LA FUNZIONE STORICA FONDATIVA CHE HA PORTATO A DARE ORIGINE AI VARI SOGGETTI DEL 3° SETTORE.

A QUESTO PUNTO, CONCLUDO LA MIA INTRODUZIONE VOLENDO CREDERE CHE IL CONTRIBUTO CHE USCIRA’ DALLA DISCUSSIONE CHE QUESTO GRUPPO SI ACCINGE A FARE POSSA ESSERE FINALIZZATO ALL’AUSPICIO CHE LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE POSSA SI’ AUTORIZZARE I CSV AD OPERARE  A FAVORE DI TUTTI GLI ENTI DEL 3° PRIORITA’ ALLA SETTORE, MA  COME POSSIBILITA’, DUNQUE, E NON COME OBBLIGO, PUR MANTENENDO, OVVIAMENTE, LA PROMOZIONE E AL SOSTEGNO DELLE ODV IN RAGIONE DELLA LORO SPECIFICITA’.

SE TALE IMPOSTAZIONE DOVESSE ESSERE CONDIVISA,- E SPERO FORTEMENTE CHE LO SIA- SI APRIREBBERO  COMUNQUE NUOVI SCENARI SENZA RINNEGARE LA FINALITA’ STRATEGICA PER LA QUALE I CSV SONO STATI ISTITUITI. INOLTRE, ANCHE ALLO SCOPO DI CHIUDERE IL CERCHIO, SI POTREBBE PREVEDERE CHE ALTRI ORGANISMI DEL 3° SETTORE POTREBBERO A LORO VOLTA STIPULARE APPOSITE CONVENZIONI CON I CSV AL FINE DI RICEVERNE I SERVIZI A TITOLO ONEROSO.

VI RINGRAZIO .

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