L’AITF CASERTA AL 3° MEETING DEI GRANDI OSPEDALI: NAPOLI, 29/30 MAGGIO 2024.
Con l’intensa giornata del 29 maggio, trascorsa nella grande sala Moriello dell’ospedale Cardarelli di Napoli e quella di ieri, 30 maggio, tenutasi presso la facoltà di scienze biotecnologiche della Federico 2°, si sono concluse le programmate 2 giornate del 3° Open Meeting Grandi Ospedali 2024, organizzato nel capoluogo campano.
L’importante, prestigioso evento, che ha visto partecipare oltre un migliaio di attori della sanità – di cui 50 direttori generali – provenienti da tutte le regioni d’Italia, si è riproposto quale speciale occasione per i principali ospedali italiani di ritrovarsi in un confronto ampio, aperto e all’avanguardia tra i maggiori professionisti della sanità.
Un grazie, davvero sentito, va al dott. Antonio D’Amore e al dott. Giuseppe Longo, rispettivamente D.G. dell’AORN A. Cardarelli e D.G. dell’AOU Federico 2°, autentici anfitrioni della maestosa manifestazione, che hanno ritenuto opportuno invitare il sottoscritto quale presidente dell’Associazione dei Trapiantati di Organi AITF, per rappresentare e fare sentire anche la voce della categoria sedente nella Regione Campania, in questo significativo simposio svoltosi all’interno del laboratorio T 09 (Area n° 8.1, dei ben 43 laboratori contenuti nel programma) per trattare il delicato tema sulla: “trapiantologia e sostenibilità”, che ha visto la presenza di un cospicuo gruppo di professionisti addetti ai lavori, magistralmente coordinati dal Prof. Roberto Montalti, dell’Università Federico II e dal Prof. Giovanni Vennarecci, dell’AORN Antonio Cardarelli di Napoli; sapientemente coadiuvati dalla dinamica facilitatrice, Fabia Francesconi.
Sono intervenuti:
Alfonso Wolfango Avolio, della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Roma; Marilù Bartiromo, AOU Careggi, Firenze; Elio Bonagura, AORN A. Cardarelli, Napoli; Carmela Caputo, Ospedale Santobono NA; Rosa Carrano, AOU Federico II, Napoli; Laura Della Vedova, Takeda; Paride De Rosa, AOU S. Giovanni di Dio e R. D’Aragona, Salerno; Vincenzo Del Giudice, AO dei Colli – Monaldi – Cotugno – CTO, Napoli; Giovanni Di Iorio, AORN Santobono Pausilipon, Napoli; Pierino Di Silverio, AO dei Colli – Monaldi – Cotugno – CTO, Napoli; Mariano Feccia, AO San Camillo Forlanini, Roma; Anna lervolino, D.G. dell’AO dei Colli – Monaldi – Cotugno – CTO, Napoli; Laura Koller, XVIVO; Giovanni La Valle, D.G dell’AOU Città della Salute e della Scienza, Torino; Barbara Leone, AO dei Colli – Monaldi – Cotugno – CTO, Napoli; Franco Martino, Associazione Trapiantati di Organi AITF ODV – AORN S. Anna e S. Sebastiano, Caserta; Giuseppe Matarese, AOU Federico II, Napoli; Mariangela Pedata, AORN A. Cardarelli, Napoli; Renato Romagnoli, AOU Città della Salute e della Scienza, Torino; Fabiana Rubba, AOU Federico II, Napoli; Giovanni Torino, AORN Santobono Pausilipon, Napoli; Roberto Ivan Troisi, AOU Federico II, Napoli.
I lavori hanno fornito spunti assolutamente interessanti nell’interscambio di esperienze fra le diverse realtà territoriali. Una ulteriore soddisfazione provata dallo scrivente è stata anche quella di poter dare, a nome dell’AITF, un caloroso benvenuto a Napoli ai soprascritti ospiti torinesi presenti nel gruppo: il D.G. dott. Giovanni LA VALLE e l’amico prof. Renato ROMAGNOLI (anche se con quest’ultimo ci eravamo visti soltanto pochi giorni fa nel capoluogo piemontese nell’A.G. elettiva del sodalizio).
Nell’articolato dibattito che ne è seguito, non è mancato di porre in evidenza alcune criticità esistenti nel sistema sanitario della Regione Campania rispetto ad altre regioni del nord; criticità ritenute risolvibili perché, appunto, considerate sostenibili; ma sono stati anche rilevati taluni punti di forza che certamente non vanno sottovalutati. Le tesi sostenute nei vari interventi, con particolare riferimento a quelle sulle condizioni dei trapiantati e trapiantandi di organi assistiti nei vari nosocomi del territorio, sono state sviluppate in un franco e costruttivo confronto tra le parti, le cui risultanze ben registrate e trascritte, saranno rese note in un apposito report che, appena pronto, sarà reso pubblico e inviato ai massimi responsabili politici e tecnici della sanità nazionale e regionale, allo scopo di facilitare loro il compito di aggiustare quelle cose che, se vogliono, hanno il potere decisionale di farlo.
F.to: Franco Martino