LETTERA AL PRESIDENTE CALDORO
Oggetto: Lettera al Presidente della Regione Campania On.le Dott. Stefano CALDORO.
“ Presidente Caldoro, CI AIUTI AD AIUTARLA! ”
Egregio Signor Presidente,
Siamo perfettamente consapevoli dell’immane sforzo che sin dall’inizio del Suo mandato Ella ha posto in essere per razionalizzare l’enorme spesa che l’Ente è costretto a sborsare per il mantenimento dell’apparato sanitario nella nostra Regione. Come siamo altrettanto consapevoli che effettivamente c’è la necessità di dover dare una “potata” a questo “albero” che annovera al proprio interno numerosi succhioni e rami secchi che certamente vanno eliminati.
Ciò posto, però, non Le nascondiamo che in questi ultimi giorni ci pervade il timore che, nella foga di dover tagliare, si possano commettere degli errori, finendo col recidere, così, anche qualche “ramo verde” che, anno dopo anno, sta invece offrendo sempre migliori frutti.
E a questo punto bisogna per davvero capire cosa si vuole intendere per “buoni frutti”, perché appare sempre più evidente che nella visione generale delle A.O.R.N e delle A.S.L., giustamente pressate dalla S.V. anche nell’ambito della cosiddetta spending-review, ci si sta orientando su di un concetto basato esclusivamente sul principio meramente ragionieristico del “costo-ricavo”, e questo assolutamente non sempre può andar bene in un campo quale quello dell’assistenza sanitaria.
Riteniamo di doverci spiegare meglio su quest’aspetto. Il ricavo, a nostro avviso, non può misurarsi soltanto con il metro dell’entrata economica rispetto all’uscita, ma deve essere soppesato in merito ad una resa reale quale il soddisfacimento vero dell’utenza, a parità del giusto costo dei servizi corrisposti. E venivamo al punto! Esistono realtà operative nel nostro territorio che, pur non essendo normate nell’organico Regionale, traendo la propria origine grazie ad un lungimirante progetto, stanno offrendo un ottimo servizio ai propri assistiti e riscuotendo soddisfazioni e apprezzamenti molto lusinghieri da parte di questi ultimi (cosa certamente non frequente in tale contesto). Se non si prestasse la dovuta attenzione, si rischierebbe di cancellarle, commettendo il gravissimo errore di eliminare ciò che funziona bene rispetto a qualche “carrozzone”, magari regolarmente esistente nell’organigramma Regionale, che non riscuote per niente lo stesso successo. (segue 2° foglio)
È il caso dell’UOSD Fisiopatologia Epatica con Servizio di Assistenza ai Trapiantandi e Trapiantati Epatici (SATTE) operante nell’A.O. S. Anna e S. Sebastiano di Caserta. Questo servizio nasce da un progetto creato in sinergia fra l’allora dirigenza aziendale e la scrivente AITF che l’ha supportato in ogni sede. Infatti, grazie alla lungimiranza della Regione che lo ha finanziato, si è riusciti a creare e mantenere un modello di sanità che, oltre a costituire un fiore all’occhiello della A.O. casertana, e per quanto precario, ha suscitato vivo interessamento da parte di numerosi analoghi organismi sparsi sul territorio nazionale. Questa Unità Operativa riesce a soddisfare appieno le esigenze di trapiantandi e trapiantati di fegato che, sempre numerosi, affluiscono da ogni parte della Regione e che vedono in essa l’unica possibilità di ricevere un’assistenza dignitosa senza essere costretti ad ammassarsi ulteriormente presso il C.R.T. del Cardarelli che, come sappiamo, è già saturo di per sé. La sua opera, inoltre, contribuisce in maniera eccezionale a ridurre i viaggi fuori Campania pagati dall’Ente Regionale.
Quindi, Sig. Presidente, ritornando alla parte introduttiva di questa nostra missiva, se si permanesse nell’ottica descritta e si stimassero soltanto i costi di questa splendida UO all’interno della Azienda Ospedaliera, ecco che verrebbero meno anni di proficua esperienza, con il risultato anche di gettare nello scompiglio centinaia di pazienti (con rispettive famiglie) e di vanificare così una concreta realtà che tanto bene risponde alle necessità dei propri assistiti.
Infine, se malauguratamente ciò non si dovesse scongiurare, ci chiediamo: a quale alchimia oratoria dovrebbe ricorrere il responsabile della sanità campana per riuscire a far comprendere all’opinione pubblica e a tutti i nostri associati che tutto questo sfacelo sarebbe accaduto a causa dei “costi”, quando tali costi, comunque, dovrebbero essere sostenuti dal S.S.R., anche se riportati su altri capitoli di bilancio afferenti, in ogni caso, alla spesa unica della sanità Regionale?
Ecco, sig. Presidente, per i motivi suesposti, La preghiamo… Ci aiuti ad aiutarLa!
L’occasione è gradita per inviarLe Molti Distinti saluti.
F.to: Dr. Franco Martino Presidente Associazione Italiana Trapiantati di Fegato Delegazione Provinciale Caserta